Il Partigiano di Piazza dei Martiri – Rassegna stampa

E’ stato Vittorio Ugo Vicari, il colto e versatile chitarrista del gruppo folk I Petri Ca Addumunu, a presentare giovedì pomeriggio al caffè letterario Al Kenisa l’ultimo libro di Enzo Barnabà “Il partigiano di piazza dei Martiri, storia di un siciliano che combattè i nazisti e finì appeso a un lampione”. Il saggio (Infinito Edizioni, pagg. 160, euro 13) tratta eventi della seconda guerra mondiale italiani e iugoslavi e la lotta partigiana a cui prese parte il giovane Salvatore Cacciatore dell’Agrigentino, detto Ciro, impiccato dai nazisti con altri tre compagni nella piazza principale di Belluno, oggi a loro intitolata. L’iniziativa dell’incontro si deve all’Associazione partigiani d’Italia, all’Associazione Enna in Movimento, al Kiwanis club rispettivamente presieduti da Carmelo Albanese, Giuseppe Rizza e Gaetano Alvano. Quest’ultimo ha avviato l’incontro. Il giovane vice presidente dell’Anpi Calogero Laneri ha sottolineato l’importanza e attualità dei fatti storici stimolando l’interesse dei presenti, mantenuto sempre vivo dalla relazione di Vicari.

L’autore, nato a Valguarnera, abita a Ventimiglia. Insegnante e pubblicista, esperto in lingua e letteratura francese, è stato addetto culturale dell’ambasciata italiana in Albania, in Montenegro, in Costa d’Avorio.

Un premiato videoclip di pochi minuti è stato proiettato, con sottofondo musicale de I Petri ca Addumunu, riguardante il precedente romanzo di Barnabà “Il ventre del pitone” ispirato alla storia vera di una ragazza ivoriana approdata a Palermo, dove ora abita. (*AMDF*) Anna Maria De Francisco Giornale di Sicilia del 11/03/2013

Enna. Presentato il libro “Il Partigiano di Piazza dei Martiri”

tratto da vivienna del 10th, 2013

Nella sala del “Caffè Letterario Al Kenisia”, per iniziativa del Kiwanis Club di Enna e dell’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia (Anpi), il prof. Vittorio Ugo Vicari di fronte ad un folto pubblico, ha presentato l’ultimo libro di Enzo Barnabà “Il Partigiano di Piazza dei Martiri, storia di un siciliano che combatté i nazisti e finì appeso ad un lampione”, edito da “Infinito edizioni”, con prefazione di Luca Barbieri, giornalista del Corriere della Sera, e postfazione di Maurizio Angelini, dell’Anpi veneta. Ha introdotto la serata il presidente del Kiwanis Gaetano Alvano il quale, dopo i rituali saluti, ha tracciato un breve profilo dell’autore, valguarnerese, da oltre 30 anni residente a Ventimiglia, una città di frontiera dagli aspetti paesaggistici molto simili alla nostra costa Jonica. Interrogato, l’autore non ha fatto mistero di sentimenti di appartenenza all’essere siciliano perché dalla Sicilia è difficile staccarsi e “ogni abbandono è un pretesto per un continuo ritorno”. Il vice presidente dell’Anpi, Calogero Laneri, anch’egli di Valguarnera, nel suo intervento ha confessato che la storia del ventenne partigiano “Ciro”, originario di Aragona (Ag), all’anagrafe Salvatore Cacciatore, magistralmente ricostruita e raccontata nel libro, l’ha emozionato specie quando il Nostro dice al padre, al momento di lasciare il Seminario per andare a combattere, “la Chiesa può attendere, la Patria no”. “Il libro narra vicende storiche realmente accadute – ha affermato Vittorio Ugo Vicari – ma nello sfondo s’intrecciano vicende umane e familiari molto toccanti. S’intersecano tre storie, quella di un giovane eroe siciliano, quella del movimento clandestino della lotta partigiana e quella del figlio del protagonista, Giulio, alla ricerca della vera identità del padre, dato per disperso in Russia, che invece venne impiccato dai nazisti a Belluno dopo atroci torture”. E’ una storia ben costruita e abilmente raccontata, interessante e avvincente, che si legge volentieri. La Jugoslavia e i paesi nati dalla sua frammentazione, la seconda guerra mondiale e la lotta partigiana contro il nazifascismo, sono i temi centrali di questo puntiglioso lavoro di ricerca storica fatta dal Barnabà. Infatti, attraverso una narrazione efficace, ben sostenuta da una solida conoscenza storica e geografica, l’autore ci conduce nel viaggio che Giulio compie sulle tracce del padre, in Dalmazia e in Veneto nel bellunese, dove il genitore era stato ucciso il 17 marzo 1945. Al centro della vicenda c’è questo giovane siciliano che lasciò gli studi intrapresi nel Seminario di Palermo per andare a combattere in Africa, in Tripolitania, poi rientrato in Veneto per trovarsi in testa a una formazione partigiana del Nord Italia, la cui tragica conseguenza fu la cattura e l’impiccagione insieme con altri 3 commilitoni nei lampioni della piazza principale di Belluno, ribattezzata Piazza dei Martiri. Enzo Barnabà è stato professore di liceo, già lettore di lingua e letteratura italiana all’Università di Aix della Provenza e addetto culturale ad Abidjan (Costa d’Avorio), Scutari (Albania) e Niksic (Montenegro); ha pubblicato diversi romanzi e saggi, alcuni tradotti anche in lingua francese. A inizio serata è stato proiettato il Videoclip, che ha ottenuto il 2° premio al concorso internazionale di cortometraggi a Firenze, realizzato da Antonella Barbera e Fabio Leone, con le musiche di V.U. Vicari, dove appare Cunegonda, una giovane della Costa d’Avorio, protagonista del libro di narrativa scritto dallo stesso Barnabà nel 2004, dal titolo “Dietro il Sahara”. La ragazza, dopo varie vicissitudini, attraversati diversi paesi africani, sbarca in Sicilia e si stabilisce a Palermo, dove adesso vive con il compagno e i figli. Alcuni momenti dell’evento sono stati ripresi dalla televisione e un’intervista all’autore è stata fatta dal giornalista Rino Realmuto di Rai3. Le prossime tappe dove verrà presentato quest’ultimo saggio storico di Barnabà, uscito lo scorso mese, sono: Caltanissetta, Aragona, Agrigento, Piazza Armerina, Aidone, Palermo e il Nord Italia.
Salvatore Presti


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