Giuseppe Augino da Valguarnera alla Banda Tom

 

A sinistra il prof. Enzo Barnabà

A sinistra il prof. Enzo Barnabà a destra il prof Celata

Giuseppe Augino, nato a Valguarnera (EN), fu uno dei 13 partigiani della Banda Tom.

Fucilato assieme ai sui compagni il 15 Gennaio 1945 a Casale Monferrato [rif]

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tratto da wikipedia

La Banda Tom fu una brigata partigiana comandata da Antonio Olearo, detto Tom (Medaglia d’oro al Valor Militare alla memoria), attiva durante la Guerra di Liberazione tra il Monferrato Casalese e l’Astigiano, le cui efficaci azioni furono uno dei principali eventi della resistenza Provincia di Alessandria, insieme alla Banda Lenti ed alla Strage della Benedicta.

Antonio Olearo, figlio di Pietro e di Emma Deregibus, faceva il garzone di un fornaio nel quartiere Borgo Ala di Casale Monferrato. All’inizio della Seconda guerra mondiale si arruolò nella Guardia di Frontiera e dopo l’8 settembre si unì ai partigiani in Val di Susa. Nell’inverno del 1943 tornò nel Monferrato casalese, raccolse un gruppo di giovani e fondò una banda da lui stesso capeggiata che si integrò nella Divisione Matteotti e diventò la Settima Brigata, tra le più attive della zona.

Storia

Il 14 gennaio 1945 la banda ed il suo comandante si rifugiarono a Casorzo (in provincia di Asti), dove avvenne la cattura. Incatenati l’un con l’altro, seminudi e scalzi, i prigionieri vennero obbligati a marciare nella neve sino al Mulino della Ghenza. Trasportati poi a Casale Monferrato vennero incarcerati ed interrogati con crudeltà. Processati e condannati, il 15 gennaio vennero obbligati a sfilare per le vie cittadine a piedi nudi nella neve tra le percosse e poi condotti alla Cittadella militare, dove vennero trucidati e dove ora una lapide li ricorda. A “Tom” venne anche negato l’abbraccio della madre, rinchiusa in una cella vicina e che era stata vigliaccamente imprigionata proprio per snidare il figlio.

Sul selciato del poligono di tiro, all’interno della Cittadella di Casale, i loro cadaveri rimasero due giorni insepolti nella neve, sorvegliati dai soldati per impedire ai familiari di celebrarne i funerali. Fu negato il permesso di recuperare le salme, sotterrate poi in un luogo anonimo nel cimitero, individuato presto e cosparso di fiori. Il funerale solenne avvenne solo nell’ottobre 1945, dopo la Liberazione, quando i corpi furono riesumati e nuovamente sepolti.

I tredici

  • Antonio Olearo detto Tom, 24 anni, di Casale Monferrato
  • Giuseppe Augino, 22 anni, di Enna
  • Alessio Boccalatte, 20 anni, partigiano della Brigata Garibaldi Piacibello
  • Aldo Cantarello, 19 anni, di San Michele Alessandria
  • Luigi Cassina detto Ginetto o Tarzan, 25 anni, di Casale Monferrato
  • Giovanni Cavoli detto Dinamite, 34 anni, di Solero
  • Albert Harbyohire Harry (ufficiale della RAF), 31 anni
  • Giuseppe Maugeri, 23 anni, di Siracusa
  • Remo Peracchio, 21 anni, di Montemagno
  • Boris Portieri, 17 anni, di Genova
  • Giuseppe Raschio, 21 anni, di San Michele Alessandria
  • Luigi Santambrogio detto Gigi, 17 anni, di Casale Monferrato
  • Carlo Serretta detto Scugnizzo, 17 anni, partigiano della Brigata Garibaldi PiacibelLa storia della Bada Tom ha inspirato gli Yo Yo Mundi che in memoria della banda hanno realizzato lo spettacolo teatrale “Resistenza” poi uscito come cd/dvd per il manifesto
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