
L’intervento di Sergio Fogagnolo (presidente dell’Associazione “Le Radici della Pace”) (in versione testuale)
Intervista a Massimo Castoldi (Nipote di Salvatore Principato)
http://www.youtube.com/watch?v=mSp-RaK0CIc

L’intervento di Sergio Fogagnolo (presidente dell’Associazione “Le Radici della Pace”) (in versione testuale)
Intervista a Massimo Castoldi (Nipote di Salvatore Principato)
http://www.youtube.com/watch?v=mSp-RaK0CIc

10 agosto noi non dimentichiamo
Ai quindici di Piazzale Loreto.
Esposito, Fiorani, Fogagnolo,
Casiraghi, chi siete? Voi nomi, ombre?
Soncini, Principato, spente epigrafi,
voi, Del Riccio, Temolo, Vertemati,
Gasparini? Foglie d’un albero
di sangue, Galimberti, Ragni, voi,
Bravin, Mastrodomenico, Poletti?
O caro sangue nostro che non sporca
la terra, sangue che inizia la terra
nell’ora dei moschetti. Sulle spalle
le vostre piaghe di piombo ci umiliano:
troppo tempo passò. Ricade morte
da bocche funebri, chiedono morte
le bandiere straniere sulle porte
ancora delle vostre case. Temono
da voi la morte, credendosi vivi.
La nostra non è guardia di tristezza,
non è veglia di lacrime alle tombe:
la morte non dà ombra quando è vita.
Salvatore Quasimodo
di Il Commento Carlo Smuraglia*
pubblicato su L’UNITÀ nell’edizione Nazionale (pagina 9) nella sezione “Politica” il 24 luglio 2012
Chi ha letto, su questo giornale, pochi giorni fa (per l’esattezza il 16 luglio scorso) un articolo intitolato Da Alemanno ultimo regalo a Casa Pound , ricco di informazioni significative, per qualche verso impressionanti, ha già trovato la risposta a uno degli interrogativi che ricorrono più di frequente fra i cittadini democratici: come si spiega il rifiorire in questi mesi di iniziative, apparizioni pubbliche, ecc. di organizzazioni e movimenti che più o meno esplicitamente si richiamano al fascismo? È chiaro, ci sono protezioni illustri, qualche volta aperte concordanze, altre volte esplicita tolleranza; e, forti di tutto questo, i neofascisti aprono sedi nuove, fanno manifestazioni, organizzano raduni internazionali, come è avvenuto di recente a Milano. Semplice e chiaro. Ma questa risposta, da sola, non basta. Continua a leggere
Valguarnera. I membri dell’associazione “Valguarnera. com”, con il presidente, Sebastiano Giarrizzo, hanno inoltrato formale richiesta al sindaco di Valguarnera, Sebo Leanza, affinché sia intitolata una strada del paese a Girolamo Valenti. La proposta è avvallata anche dalla dottoressa Chiara Mazzucchelli, docente all’University of Central Florida di Orlando, dal professore e scrittore, Enzo Barnabà e dal professore, Battiato. Chi sia stato Girolamo valenti, Sebastiano Giarrizzo lo spiega nella richiesta indirizzato al sindaco, Leanza, scrivendo: «Non c’è dubbio che Girolamo valenti sia, assieme a Francesco Lanza, il valguarnerese che più degli altri ha dato un positivo contributo al proprio tempo. Basti pensare che negli archivi del New York Times il suo nome ricorre una sessantina di volte, che fu annoverato tra “gli intellettuali di grande valore della colonia italo americana” (O. Fallaci) e che la sua orazione fu pronunciata da Norman Thomas, candidato alla Presidenza degli USA, che lo definì “una roccia”». Girolamo valenti, figlio di Gaetano e di Maria Arena, nacque a Valguarnera il 16 aprile 1892 da una famiglia benestante.
Dopo avere frequentato il liceo a Catania, dove diresse un foglio studentesco, trovò lavoro presso le poste cittadine. I suoi ideali socialisti che andavano manifestandosi furono ispirati dai dirigenti dei Fasci siciliani. Emigrato negli Stati Uniti nel 1911, valenti iniziò la carriera giornalistica, che lo avrebbe assorbito per tutta la vita, pubblicando il settimanale italiano La Domenica a Rochester, allineandosi rapidamente con l’ala socialdemocratica del movimento italo-americano, la Federazione socialista italiana del Partito socialista di America. valenti divenne uno degli animatori della Fsi, come segretario nazionale, nei consigli nazionali e come direttore dei suoi organi di stampa in numerose occasioni. Il talento di oratore, di scrittore e di organizzatore ne fece uno dei più efficienti propagandisti socialisti fra gli emigrati italiani. Nel 1920-1921, valenti fu organizzatore della Camera italiana del lavoro di New York e collaboratore del suo organo, Il Veltro Nel 1925 fu uno dei 23 italiani inclusi nell’American Labor Who’s Who.
Arcangelo Santamaria
25/07/2012
COMUNICATO STAMPA DELL’ANPI ENNA
L’ANPI provinciale di Enna sottoscrive la richiesta di una Via per Girolamo
Valenti. L’antifascista valguarnerese è un esempio dell’impegno di tanti
meridionali nella lotta contro il fascismo; impegno che come ANPI
ricordiamo giornalmente.
Come tantissimi altri, Valenti – seppur all’estero – non dimenticò la
propria Patria e si impegnò per la sconfitta del fascismo nell’AFANA (Anti
Fascist Alliance North America).
A Girolamo Valenti , e a quanti come lui si sacrificarono – spesso fino
alla morte – nella Resistenza e nella lotta antifascista, dovrebbe
ispirarsi ogni cittadino a partire da quanti sono impegnati nelle
Istituzioni.
Per ricordare questo suo figlio e trasmettere una memoria alle generazioni
future, la Città di Valguarnera dovrebbe accogliere l’appello di quanti
chiedono di intitolare una Via a Girolamo Valenti.
Aperitivo, mostra e videoproiezione organizzati dall’ A.N.P.I – Enna, presso il pub Shamrock
L’A.N.P.I. (Associazione Nazionale Partigiani d’Italia) invita tutti a partecipare al primo aperitivo antifascista della Provincia di Enna, ad un anno dalla strage di Oslo e Utoya (Norvegia).
L’evento, che si svolgerà a partire dalle ore 20.30, presso il pub Shamrock, Piazza Ghisleri n.2, vuole essere un’importante occasione di riflessione e confronto sull’irrinunciabile difesa e promozione dei valori dell’antifascismo, in un’epoca di preoccupanti derive reazionarie che, partendo dalla galassia di sigle e movimenti dell’ estrema destra europea, rischiano di contagiare, o hanno già contagiato, le Istituzioni, la cultura e la vita stesse delle giovani generazioni.
I terribili fatti di Oslo e dell’isola di Utoya, frettolosamente stigmatizzati come il frutto perverso di un insano di mente (all’anagrafe Anders Behring Breivik), rappresentano, invece, l’espressione compiuta di una cultura della violenza, del disprezzo xenofobo e del più bieco nazionalismo.
L’incontro di Domenica 22 Luglio costituisce, dunque, un indifferibile momento di (ri)scoperta del filo conduttore che unisce la storia delle Resistenze europee ai regimi nazifascisti con il fermo rifiuto di ogni legittimazione, politica e culturale, dei nazifascismi del “terzo millennio”.
A tal fine, un ruolo centrale assumerà la videoproiezione del documentario “Europa Nera”, interessante inchiesta sull’identikit, la geografia, i piani d’azione e i legami politico-istituzionali delle numerose sigle che animano, in modo sempre più allarmante, il mondo dell’estrema destra europea, coinvolgendo giovani e meno giovani, attraverso astute campagne di proselitismo, volte ad approfittare delle incertezze e delle preoccupazioni generate dalla crisi economica.
In occasione dell’evento, sarà anche allestita la mostra “I Parigiani della Provincia di Enna”, breve ma fondamentale itinerario storico-biografico fra le vite dei concittadini, protagonisti a vario titolo della Resistenza Partigiana e di una cultura antifascista che l’A.N.P.I. intende preservare e alimentare di fronte alle minacce neofasciste, coinvolgendo soprattutto i giovani “Partigiani del Terzo Millennio”.
L’evento consentirà, altresì, di conoscere le attività dell’A.N.P.I., iscriversi all’Associazione o rinnovare il tesseramento, gustandosi un meritato aperitivo domenicale antifascista.