Con la Costituzione il nostro futuro – ANPI NEWS 94

Si è tenuta il 26 Ottobre a Bologna l’iniziativa “Con la Costituzione il nostro futuro”sulle riforme costituzionali.

Davanti ad una multiforme platea, il presidente dell’ANPI Smuraglia ha colto l’occasione per spiegare (ancora una volta, ma ce n’è sempre bisogno) le ragioni della nostra ferma contrarietà, rispetto non solo al disegno di legge costituzionale che “deroga” all’art. 138 della Costituzione, ma anche – nel merito – al progettato sistema di riforme costituzionali.

scarica anpi news 94 contente l’intervento di Carlo Smuraglia presidente nazionale dell’ANPI (Pdf)

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Non convince il lavoro per le riforme costituzionali

È uscito il nuovo numero di “Patria indipendente” mensile dell’ANPI. Segnaliamo: “Non convince il lavoro per le riforme costituzionali” (scarica il pdf): un pezzo del Prof. Gaetano Azzariti, Ordinario di Diritto Costituzionale all’Università La Sapienza di Roma

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“Io ho visto” 25 ottobre, Presentazione a Piazza Armerina

L’ANPI Enna organizza la presentazione di “Io ho visto” di Pier Vittorio Buffa (nutrimenti, 2013). Trenta storie di “vittime”, di uomini e donne sopravvissuti alle stragi naziste del 1943-1944-1945, gli anni bui dell’occupazione nazista, gli anni della guerra in Italia.

Presenterà il libro, alla presenza dell’autore,  la prof.ssa Stefania La Vaccara e l’attrice Nicoletta Urso accompagnerà la presentazione con delle letture dal testo.

Venerdì 25/10/2013 alle 17.30

presso la Casa della Cultura

a Piazza Armerina (EN)

 

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Sotto il titolo, nulla. A proposito della «Storia segreta del PCI»

 

Sotto il titolo, nulla. A proposito della «Storia segreta del PCI»

 

Storia segreta del PCI[…] un errore lo possono fare tutti, più di un errore è sintomo di debolezza teorica, troppi errori (e questo è il caso) finiscono per svalutare la solidità scientifica di una ricerca.

 

Recensione di Di Gian Luigi Bettoli (storico) al libro di Rocco Turi, Storia segreta del PCI. Dai partigiani al caso Moro, Rubbettino, Soveria Mannelli 2013, pp. 330, su Lastorialestorie dell’08/10/2013

 

Leggi la recensione cliccando QUI

 

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In uno Stato di diritto non c’è spazio per salvacondotti

 

“In uno Stato di diritto non c’è spazio per salvacondotti”

“Rispettare ed applicare le leggi e le sentenze definitive. In uno Stato di diritto non c’è spazio per salvacondotti”. Questo il senso della posizione dell’Anpi sul caso Berlusconi espressa attraverso una nota ufficiale.

“La Segreteria Nazionale dell’ANPI – si legge – non intendendo invadere il campo e le prerogative né del Governo, né del Parlamento, né dello stesso Presidente della Repubblica, ritiene tuttavia di non poter tacere di fronte ad una situazione politica complessiva, nella quale sembrano sfumare, fino a scomparire del tutto, alcuni  dei valori fondamentali della Carta Costituzionale. Nel corso di questa “calda” estate, si sono sentite parole come “salvacondotto”, che sanno di medioevo e parole come “agibilità politica”, di senso quanto meno oscuro. E’ tempo di dire con chiarezza che tutto questo non ha nulla a che fare con i valori ed i principi per i quali ci siamo battuti combattendo per la libertà e che sono stati recepiti nella Costituzione, dalla quale si deduce (giova ripeterlo ancora una volta) che:

1. La legge è uguale per tutti, senza distinzioni di sorta.

2. Tutti sono tenuti a rispettare la legge e la Costituzione, così come le sentenze, legittimamente emesse dagli organi giudiziari.

3. La legge Severino è stata approvata dal Parlamento a larga maggioranza, previa valutazione, in entrambi i rami del Parlamento, di legittimità costituzionale; il Parlamento ha la possibilità di modificarla, ma non il potere di disattenderla, né quello di sollevare questioni che, secondo norme e princìpi costituzionali sono riservati ad organismi giurisdizionali; tanto più che essa è stata già applicata in numerosi casi, talchè ogni deviazione per ragioni politiche violerebbe oltretutto il principio di eguaglianza.

4. I provvedimenti di clemenza sono ammissibili solo alle condizioni previste dalla legge e comunque sempre in rispondenza dell’interesse generale e non di quello di singole persone.

5. La stessa  “grazia”, che compete al Presidente della Repubblica, ha dei limiti naturali, che derivano anche da sentenze emesse dalla Corte Costituzionale. E va detto con chiarezza che la grazia, che dovrebbe essere determinata essenzialmente da ragioni “umanitarie”, presuppone non solo la richiesta dell’interessato, ma anche l’accettazione delle sentenze definitive e delle proprie responsabilità, nonché l’assenza di altri procedimenti e di altre condanne, anche se non definitive, per un ovvio principio di logica e morale coerenza;

6. E’ pacifico che deve essere sempre garantito il diritto di difesa; ma esso non può e non deve concretarsi  in modalità volte soltanto ad eludere la legge e procrastinare ingiustificatamente gli effetti che da essa direttamente scaturiscono.

Naturalmente – conclude la nota – l’ANPI rispetterà qualunque decisione possa essere adottata dagli organismi competenti; ma non rinuncerà mai né al diritto di critica né al dovere di difendere i princìpi e i valori della Costituzione, nati dalla Resistenza.

ANPI | “In uno Stato di diritto non c’è spazio per salvacondotti”.

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