Per la chiusura del Cara di Mineo e di tutte le galere etniche

Domenica 16 Febbraio

alle ore 10

manifestazione e presidio

di fronte al Cara di Mineo

Noi non vogliamo essere complici con il nostro silenzio:
*
della  creazione di moderni lager con la soppressione dei diritti umani
•    Dell’annullamento della personalità e della speranza di vita di una generazione
•    Dello mercificazione delle persone e dei corpi delle persone
•    Della violenza fisica e psicologica alle donne , ai bambini ed agli uomini
•    Della istigazione alla violenza ed alla vendetta

Non vogliamo essere complici:
* dell’utilizzo dei soldi pubblici a fini clientelari e di arricchimento personale,
•    delle ruberie e delle mistificazioni
•    Di ogni forma di militarizzazione e di controllo militare del nostro territorio.

A sostegno delle rivendicazioni dei richiedenti asilo del Cara di Mineo e delle mobilitazioni in corso a livello nazionale a metà febbraio per la chiusura di tutte le galere etniche (CIE, centri informali…) , facciamo appello all’associazionismo antirazzista ed a tutte le forze che si battono per la difesa dei diritti umani a condividere le seguenti richieste:

* Riteniamo fondamentale l’immediato superamento a Mineo del “sistema” C.A.R.A., con il suo svuotamento, nel rispetto dei tempi previsti dalle normative per la permanenza (35 giorni), con la conseguente moltiplicazione delle apposite Commissioni. Questo mega-CARA, unico in tutta Europa è un esperimento fallito di contenimento forzato dei migranti che, tra l’altro, costruisce un conflitto razziale tra autoctoni e immigrati.

* Apertura di un urgente e pubblico confronto con le strutture istituzionali preposte riguardo la qualità della vita dei migranti del CARA di Mineo e modalità realmente democratiche di elezione dei rappresentanti delle comunità . Il cibo – essenzialmente solo pasta o riso – è spesso scarso, scotto e freddo e sta causando malattie tipo la colite che queste persone prima non conoscevano. L’assistenza sanitaria anche per i casi più urgenti come donne incinte, malati di TBC o scabbia è quasi inesistente. Lo stesso dicasi per il vestiario fornitogli: ancora oggi vi sono persone che stanno in magliette e ciabatte!

la storia siciliana ce l’ha insegnato emigrare non è reato!

Promuovono: Rete Antirazzista Catanese, Comitato di base NoMuos/NoSigonella, LILA, Cobas Scuola-Ct, LavoroSocietà-Cgil-Ct, Osservatorio su Catania, Rifondazione Comunista fed.prov.Ct, Teatro Pinelli Occupato-Me, Arci-Sicilia, Borderline Sicilia,Open Mind glbt, I Siciliani giovani, Casablanca-periodico online, ANPI-Sicilia, Coordinamento antirazzista palermitano, Palagonia Bene Comune, Scordia Bene Comune, Coordinamento regionale dei Comitati NoMuos, ManiTese, Comitato Viva la Costituzione (Ct),La Ragna-Tela Ct (Koros, Associazione Penelope, Città Felice, Akkuaria, Città Futura, Olga Benario, Kerè)

Aderiscono: Associazione GAPA (Ct), Comitato Arcigay QueeRevolution (Ct), Migralab A.Sayad (Me), Associazione Astra (Caltagirone), Azione Civile Catania, Pax Christi punto Pace (Ct),

Leggi interamente l’appello su » A.N.P.I. Sicilia.

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Il MUOStro di Niscemi – presentazione a Piazza Armerina

 

Il giornalista e saggista Antonio Mazzeo presenterà ai cittadini di Piazza Armerina il suo ultimo libro-inchiesta dal titolo “Il MUOStro di Niscemi. Per le guerre globali del XXI secolo” (Editpress, dicembre 2013), mercoledì 12 febbraio, ore 16,30,
presso l’Auditorium del Liceo Scientifico di Piazza Armerina.
L’iniziativa è organizzata dal Comitato No MUOS di Piazza Armerina e dall’ANPI, sezione provinciale di Enna. Il libro di Mazzeo racchiude tutte le utili informazioni per capire cosa è il MUOS (Mobyl User Objective System) in fase di istallazione dentro la sughereta di Niscemi e fare il punto della situazione su una vicenda che ha molteplici risvolti di natura ambientale, sanitaria e territoriale legati alla geopolitica degli Stati del Mediterraneo.
Interverranno, oltre Antonio Mazzeo, Ornella Muni, giovane mamma No MUOS, Gaspare Di Stefano, ANPI, Gianluca Murella, Comitato No MUOS di Piazza Armerina, che modererà il dibattito. Sarà proiettato il film documentario ‘Come il fuoco sotto la brace’ del regista ragusano Giuseppe Firrincieli che sarà presente all’evento.
Il Comitato di Piazza Armerina ringrazia il dirigente scolastico Lidia Di Gangi per la sensibilità mostrata verso la tematica oggetto di discussione.
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L’ANPI ENNA esprime solidarietà ai lavoratori dell’IPAB di Piazza Armerina

L’assemblea provinciale degli iscritti ANPI , riunitasi domenica 26 Gennaio, esprime piena solidarietà alle lavoratrici e ai lavoratori dell’ IPAB San Giuseppe di Piazza Armerina che stanno occupando gli uffici amministrativi della struttura.

La situazione di questi lavoratori che non ricevono il salario giustamente e onestamente guadagnato con il loro lavoro, in alcuni casi si raggiunge  addirittura un arretrato di circa 50 mensilità, ci mostra come siano sempre più frequenti gli attacchi al lavoro.

L’assemblea ritiene che la violazione del diritto al lavoro e al diritto alla retribuzione si configurino come vere e proprie violazioni della Costituzione che pone il lavoro a fondamento della Repubblica.

L’assemblea fa appello alle autorità competenti ad intervenire prontamente con tutti i mezzi a loro disposizione in modo da risolvere la questione il più presto possibile, nella salvaguardia del servizio socio-assistenziale ai più deboli garantito dalla Casa di Riposo Pubblica e del posto di lavoro.

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Io so

io so p
L’associazione Fuori dal coro e l’A.N.P.I. vi invitano alla presentazione del libro-intervista “IO SO” di Antonio Ingroia, venerdì 6 dicembre h17.30, Sala Cerere a Enna. Sarà presente l’autore.
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FERMATEVI!

“Il disegno di legge costituzionale per l’istituzione del comitato parlamentare per
le riforme costituzionali ed elettorali, trasmesso dal Senato alla Camera il 23
ottobre 2013 per l’ultima lettura, contraddice la lettera e lo spirito dell’articolo
138 della Costituzione, l’unico attraverso cui puntuali riforme della Costituzione
sono state possibili in passato e sarebbero possibili oggi, se non si fosse
imboccata questa strada. A ciò si aggiunga che l’emendamento del Senato ha
aperto la strada a veri e propri stravolgimenti dell’impianto costituzionale,
avendo reso possibile da un lato la modifica degli interi Titoli I, II, III e V e
dall’altro il coinvolgimento anche delle disposizioni connesse dei titoli IV e VI.
Per questi motivi, dopo ampia discussione, il Consiglio Direttivo dell’associazione
“Salviamo la Costituzione – aggiornarla, non demolirla”, riunito l’11 novembre
sotto la presidenza del professor Alessandro Pace, ha espresso all’unanimità un
giudizio radicalmente negativo sul disegno di legge costituzionale per
l’istituzione del comitato parlamentare per le riforme costituzionali ed elettorali
trasmesso dal Senato alla Camera il 23 ottobre 2013 per l’ultima lettura”.
SOTTOSCRIVONO (fra gli altri):
ANPI
ANPPIA
CGIL
Comitati Dossetti per la Costituzione
Libertà e Giustizia

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