tratto da dazebao, articolo di Vincenzo Bisbiglia
Trentadue anni senza giustizia. Tanti sono quelli passati dal 22 febbraio 1980, quando tre uomini coperti da un passamontagna e armati di pistola entrarono in casa del 19enne Valerio Verbano, al Nuovo Salario, a Roma, immobilizzarono i genitori e aspettarono il ritorno del ragazzo per ucciderlo. Un solo colpo mortale alla schiena, poi gli assassini scomparvero nel nulla.
In 32 anni, nonostante le numerose ‘tracce’ lasciate dai killer, la riapertura delle indagini di qualche anno fa, l’iscrizione a registro di due nuovi indagati e un test del dna – andato a vuoto – mai un nome certo, mai una prova schiacciante. Tutto sembra essersi fermato alle diverse lettere di rivendicazione a firma del gruppo terroristico d’ispirazione neofascista dei Nar, apparse nei giorni seguenti il vigliacco agguato, anche se qualche novita’ potrebbe anche venir fuori a breve, visto che gli investigatori che si occupano del caso hanno in programma a giorni un punto sulle indagini con il magistrato titolare dell’inchiesta, il pm Erminio Amelio.
Ma come ogni anno, come ogni 22 febbraio, tanti ragazzi, ragazze e compagni dell’epoca, si ritroveranno oggi sotto casa di Valerio, in via Monte Bianco 114, in presidio prima (alle 16, ‘Un fiore per Valerio’) e in corteo poi (dalle 17) per unire in una sola voce chi ancora non si e’ rassegnato e continua a chiedere giustizia. Quella giustizia che non ha mai smesso di inseguire Carla Rina Zappelli in Verbano, la mamma 88enne di Valerio, che, costretta in clinica per motivi di salute da inizio mese – dopo due operazioni le sue condizioni vanno lentamente migliorando – quest’anno per la prima volta non sara’ presente alle manifestazioni in ricordo di suo figlio. Almeno fisicamente.
La giornata di memoria di oggi e’ cominciata con la deposizione di una corona della Provincia di Roma da parte dell’assessore provinciale al Lavoro, Massimiliano Smeriglio, che insieme al capogruppo Sel a Palazzo Valentini, Gianluca Peciola, si e’ recato sotto l’abitazione di Valerio, dove campeggia la lapide in sua perenne memoria. Oggi, ha detto Smeriglio, “e’ una giornata doppiamente triste, perche’ e’ la prima volta che ricordiamo Valerio Verbano senza il supporto di Carla, alla quale auguriamo prontissima guarigione e che ora andremo a trovare in clinica”. A 32 anni dall’omicidio, “dalla barbara esecuzione di Valerio non c’e’ alcuna certezza, ne’ giustizia. Mantenere aperta questa vicenda- ha concluso l’assessore- per noi significa continuare a cercare la verita’, e lo facciamo ricordando Valerio anche con il premio ‘Valerio Verbano’ che abbiamo istituito per i ragazzi della provincia, che si terra’ domani mattina al teatro di Tor Bella Monaca”.
Sempre in mattinata, alle 11, e’ prevista anche la visita da parte del vicesindaco della Capitale, Sveva Belviso, che portera’ corona e omaggi del Comune. Poi, dopo il corteo cittadino di oggi pomeriggio – che partendo da via Monte Bianco attraversera’ via Pantelleria, viale Tirreno, piazzale Jonio, viale dei Prati Fiscali, via Caviglia, via Vaglia, piazza Civitella Paganica, via Gualterio e via Monte Cervialto, per poi terminare in via delle Isole Curzolane – la giornata proseguira’ alle 22 con il concerto ‘Reggae against racism’ al dipartimento di Igiene de La Sapienza, alla citta’ universitaria. Sabato 25 alle 11 di mattina, invece, verra’ affissa una targa in memoria di Valerio all’interno del liceo scientifico Archimede, in via Vaglia, la scuola che fu di Valerio. Saranno presenti studenti, studentesse e, glielo auguriamo, stavolta anche Carla.