OGGI E’ SEMPRE IL TEMPO DELL’UNITA’ ANTIFASCISTA

Il fascismo non è mai morto, noi dell’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia lo abbiamo sempre detto e non abbiamo mai abbassato l’attenzione sui cambiamenti sociali e sui fenomeni da essi generati.

L’allergia verso le pratiche democratiche e l’abbandono della partecipazione alla costruzione di percorsi socio politici nei partiti da un lato, gli attacchi della classe politica nei confronti delle politiche sindacali dall’altro, hanno prodotto un popolo di individui in solitudine che avendo perso tutti i punti di riferimento per una corretta pratica politica viene attratto da valori generici quali patria, razza ed anti-politica che miscelati con il lavoro che manca , alla scuola che non funziona come la sanità, riversano la rabbia verso le donne, gli omosessuali, gli immigrati, gli anziani i senzatetto. Gli ultimi i – purtroppo famosi – soggetti deboli della società, contro cui è facile dare battaglia.

Partendo dalla negazione della storia attraverso la debolezza della memoria della società e delle istituzioni e passando dalla indulgenza di certi appartenenti agli apparati dello Stato e di alcuni politici, questi gruppi rinnovano i simboli e le pratiche di uno squadrismo violento e prepotente nei confronti di un pensiero diverso.

L’ANPI di Enna esprime profonda solidarietà alle donne ed agli uomini dell’Associazione “Como senza frontiere” al sindacalista della FIOM/CGIL Gianni Cotugno, alle redazioni del quotidiano “La Repubblica” e del settimanale “L’Espresso” che, i primi, con le loro pratiche di accoglienza dei migranti e di difesa dei valori dell’antifascismo ed i secondi con le loro inchieste sulla galassia nera e chi li finanzia provano a squarciare il velo dell’indifferenza verso questi movimenti.

Tali episodi devono fare riflettere innanzitutto i cittadini democratici sulla inammissibilità del fascismo nel novero delle opinioni: il fascismo – sia propagandato, esibito o sussurrato – resta un crimine e come tale va trattato.

Sosteniamo le Istituzioni della Repubblica impegnate nell’azione di repressione delle nuove organizzazioni fasciste nel rispetto delle leggi della Repubblica e della Costituzione Antifascista.

Il 25 APRILE non è un rito stantio bensì una festa che rinnova il sacrificio dei Partigiani per la Democrazia. L’ANPI ci sarà sempre.

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